La meraviglia della creazione

[14 Novembre]
Meditazione di John Piper

Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo. (1 Corinzi 15:38)


Ho individuato dei piccoli dettagli nella Scrittura che dimostrano il coinvolgimento intimo di Dio nella creazione.

Per esempio, in 1 Corinzi 15:38, Paolo mette a confronto il modo in cui un seme viene piantato in una certa forma e viene fuori in un’altra, con un “corpo” diverso da tutti gli altri. Egli dice: “Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo.”

Questa è una dichiarazione degna di nota per quanto riguarda il coinvolgimento di Dio nel fare in modo che da ogni seme venga fuori una pianta unica (non solo da differenti specie, ma proprio ogni da ogni seme!).

Paolo qui non sta insegnando sull’evoluzione, ma sta mostrando come spesso dia per scontato il coinvolgimento personale di Dio nella creazione. Non riesce ad immaginare che ogni processo naturale sia concepito senza Dio che lo compie.

Ancora, il Salmo 94:9 dice: “Colui che ha fatto l’orecchio forse non ode? Colui che ha formato l’occhio forse non vede?” Il salmista ritiene che Dio sia il creatore dell’occhio e dell’orecchio, affinché possano svolgere la loro funzione.

Perciò quando ci stupiamo per le meraviglie dell’occhio umano e della complessa struttura dell’orecchio, non dobbiamo meravigliarci dei processi del cambiamento, ma piuttosto della mente e della creatività di Dio.

Similmente nel Salmo 95:5, “Suo è il mare, perché egli l’ha fatto e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.” Il coinvolgimento di Dio nel fare la terra e il mare è tale che essi sono suoi.

Non è che Dio ha messo tutto in moto miliardi di anni fa in modo impersonale. Ma piuttosto Egli è colui che possiede tutto perché ha creato tutto. È opera delle sue mani anche oggi e presenta i segni del suo Creatore, così come un quadro appartiene a colui che lo ha dipinto, fino a quando non lo vende o lo regala.

Voglio evidenziare queste cose non per risolvere tutti i problemi riguardo alle questioni delle origini, ma per richiamarti a mettere Dio al centro della tua ammirazione, quando guardi alle meraviglie del mondo.