Dio, il Creatore, è un missionario.
L’umanità caduta è da sempre alla ricerca della propria gloria e autonomia da Dio (“costruiamoci un nome” Gen 11:4).
Questo affannoso desiderio di dominio, da realizzare a tutti i costi, passando sopra ogni ostacolo è distruttivo e all’origine di ogni forma di conflitto spirituale, disordine morale e sociale.
La missione di Dio è redimere il creato e l’umanità caduta in questo vortice, affinché possa sperimentare la gioia di vivere nel Suo Regno e riflettere la Sua gloria.
Per questo Gesù venne in missione, assumendo forma umana e vivendo all’interno della sua cultura. Ha insegnato, lavorato, mangiato, interagito tra la gente vivendo in modo tale che le persone intorno a lui potessero vedere e sperimentare la bontà del Regno di Dio.
Alla croce Gesù ha mostrato che questo Regno non è despotico né opprimente, ma un regno d’amore dove il Re da la sua vita al posto dei peccatori, riconciliandoli con il Creatore. Nella risurrezione Dio attesta che il Regno è concreto e che Cristo è il Capo. Da Lui fluisce ogni tipo di benedizione per il suo popolo gioiosamente sottomesso, che è chiamato a rendere il Suo nome famoso, continuando la Sua missione nel mondo.
Nella vita di tutti giorni, in ogni luogo, i discepoli evidenziano la gioia di vivere nel Regno di Dio e invitano ogni persona a farne parte.