Filosofia ministeriale

Una filosofia ministeriale è l’insieme di valori che dirigono e orientano scelte e approcci nel ministero.
Sono principi che provvedono una linea guida per il servizio insieme.
Una matrice che specifica il contesto in cui agiamo e definisce ampi obiettivi da raggiungere.

La chiesa e i ministeri sono guidati dalla Scrittura e dallo Spirito.
La chiesa non è un’azienda. Il ministero non è guidato come fosse semplicemente un “progetto” o un “programma”, da pragmatismo e professionalismo. Ma risponde alla guida dinamica dello Spirito, che provvede saggezza e discernimento spirituale attraverso la Scrittura. (1 Giovanni 4:1, Atti 17:11)

 La potenza delle nostre vite e del ministero è nel Vangelo.
Dio è all’opera nella chiesa e nel mondo, attraverso la potenza del Vangelo.

Confidiamo perciò non nelle nostre forze, intelligenza, abilità, personalità, carisma, ma nella potenza efficace di Dio che, anche attraverso di noi, produce la crescita. Proclamiamo il Vangelo e lo dimostriamo nelle nostre vite.
(Ro 1:16-18; 1Cor 3:5-9)

L’obiettivo in tutto ciò che facciamo è portare gloria a Dio tramite l’esaltazione del Suo figlio Gesù.
Vogliamo onorare Gesù in ogni opera e attività. Non semplicemente “fare del bene”, né accontentarci di essere noi riconosciuti come “buone persone”, ma che tutto ciò che facciamo sia fatto per Gesù, in vista di Gesù, con Gesù, affinché il Suo nome sia reso famoso. (Mt 5:17; Fil 2:10; 1Pt 2:11-12)

Il successo nel ministero è misurato dalla fedeltà alla chiamata di Dio.
Vogliamo essere fedeli al Signore e perseveranti nella Sua opera. Non ci scoraggeremo, né ci arrenderemo anche se non vediamo frutto nell’immediato, sapendo che la nostra fatica non è vana nel Signore. (Mt 25:14-30; 1Cor 15:58) 

I nostri rapporti sono significativi quanto il ministero stesso.
Vogliamo impegnarci a conservare l’unità e incoraggiarci alla partecipazione al servizio comune. Edificarci e spronarci l’un l’altro, curarci e perdonarci a vicenda è fondamentale perché il ministero manifesti il Vangelo. (Gv 17, Fi 1:7; Ebr 10:25)

Quando un membro soffre, gioisce, serve, tutto il corpo soffre, gioisce, serve.
Vogliamo servire insieme come espressione del corpo di Cristo.

“Ogni membro un ministro” significa due cose: che tutti i membri dovrebbero essere coinvolti nel ministero e che quando una parte del corpo serve lo fa in comunione con tutto il corpo. (Ro 12:3-8; 1Cor 12:)

I leader sono definiti da mansuetudine e provvedono visione, sostegno, incoraggiamento e equipaggiamento nel ministero.
Vogliamo essere dei leader-servi, come il Signore Gesù. I leader definiti dal Vangelo non sono capi, ma esempi del gregge. I leader provvedono il necessario affinché la chiesa svolga un ministero efficace. I leader gioiscono nel vedere altri crescere e prendere responsabilità di guida. (Mt 11:25-19; Ef 4:11-16; 2Tim 2:2)

I membri condividono con i leader della chiesa le cose imparate e le difficoltà affrontate.
La chiesa locale gode il privilegio e la gioia del ministero pastorale sotto la guida di Dio. Rendere conto agli altri della propria vita e ministero ci mantiene uniti, umili, integri e ammaestrabili. (Galati 6:6 e 1 Pietro 5:1-2)

Le nostre debolezze e sofferenze possono essere strumenti potenti per il ministero, quando sono viste e vissute in sottomissione al Vangelo.
Le debolezze sono un megafono per proclamare la grazia di Dio. Al contrario ogni forma di “affermazione di se” e “competizione” sono un falso vanto, che rovina il ministero. (2Cor 4:7-18)

La preghiera e la generosità sono strumenti fondamentali per l’avanzamento del ministero.
Il sostegno dell’opera di Dio è un atto personale di adorazione. Coloro che servono devono essere i primi a pregare e dare per il ministero. Serviamo dalla pienezza di quello che il Signore ci ha già dato. (Romani 15:22-33)

La chiesa non vive per se stessa ma per moltiplicarsi.
Il Vangelo ci spinge a guardare oltre i nostri orizzonti all’opera che Dio compie in tutto il mondo. Ci impegniamo nell’avanzamento del Regno di Dio, tramite la crescita e la moltiplicazione di discepoli, leader, missionari e la fondazione di chiese locali in Italia e all’estero.